Corso d’Italia, 38
00198 Roma – Italia
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26 dicembre 2012
Pace a
voi.
Nei giorni
precedenti alle festività natalizie, ci siamo riuniti a Roma come Definitorio
presieduto dal P. N. Generale, Saverio Cannistrà. Desideriamo cominciare questa
lettera augurando che questi giorni siano per tutta la famiglia del Carmelo giorni
di pace e di amore, nei quali, seguendo l’esempio dei Nostri Santi Padri, ci
intratteniamo particolarmente ad adorare e a contemplare grati il grande
Mistero dell’Incarnazione del Verbo. Che Maria e Giuseppe ci insegnino ad
accogliere nelle nostre vite Gesù, Dio fatto uomo per la nostra salvezza.
Nei mesi
trascorsi dall’ultima nostra lettera, tanto il P. Generale come i Definitori,
abbiamo continuato le nostre visite alle differenti Circoscrizioni dell’Ordine.
Incontriamo nei nostri fratelli e sorelle una sincera e fraterna accoglienza e
una disposizione al dialogo che ringraziamo di cuore e che rende facile il
nostro compito. Nelle nostre visite siamo testimoni dell’amore con il quale
spendete le vostre vite al servizio dell’Ordine e della Chiesa, collaborando
nel compito dell’evangelizzazione in molteplici forme, con entusiasmo
apostolico e contemplativo.
Alcune
Circoscrizioni mostrano una grande vitalità, per la gioventù dei loro membri e
per l’abbondanza delle vocazioni. I nostri fratelli dell’Ordine Secolare sono
anch’essi numerosi ed entusiasti in molte zone del mondo. Altre aree, anche se
più invecchiate e con il problema del personale per la scarsità delle
vocazioni, si mostrano anch’esse vive e vi incontriamo frati, monache e
secolari, così come altri membri della famiglia teresiana, che si sforzano di
condividere il carisma e di annunciare Gesù Cristo con quello che sono e che
hanno, nonostante le difficoltà.
Rendiamo grazie
a Dio per tutti voi.
A
ciascuno vogliamo raccomandare, come frutto del dialogo durante questo nostro
incontro, che non trascuriate il lavoro interiore sulle vostre persone,
l’attenzione a voi stessi. Sia perché, pieni di energia, ci vediamo capaci di
tutto e desiderosi di rispondere a qualunque necessità, sia perché, pur
limitati, ci affanniamo per poterci spendere come lo facevamo quando eravamo più
giovani, correndo il rischio di trascurare la nostra formazione permanente, la
quale non riguarda solo l’assimilazione e l’aggiornamento intellettuale e
pastorale (cfr. NA 130), ma soprattutto l’attenzione alla vita spirituale. Lo
esprime molto bene il numero 126 delle nostre Costituzioni: “Allo scopo di
conseguire un continuo rinnovamento e perché possano dare alla Chiesa un
servizio adeguato alle necessità dei tempi, i nostri religiosi, insieme alla
cura assidua della loro vita interiore, perfezionino la loro scienza delle
realtà divine e umane in modo adeguato e continuo. A questo scopo le Province
forniscano i mezzi opportuni. Per raggiungere questo fine in modo efficace, si
abbiano – secondo le decisioni del Consiglio provinciale – periodi di rinnovamento
durante i quali i Religiosi attendono con diligenza ad una più intensa vita di
orazione e al perfezionamento degli studi”.
Certamente,
la vita spirituale non cresce semplicemente per l’attenzione alle forme
esterne, ma per la cura della nostra interiorità in modo integrale, realizzando
un cammino nel quale nulla si da per scontato. La Grazia di Dio diviene feconda
in noi quando ci disponiamo come persone ad accoglierla, curando tutte le
dimensioni del nostro essere, “riflettendo seriamente sulla legge e
sull’obbligo del lavoro apostolico, intellettuale e manuale” (C 31), e
rinnovando “fraternamente e sinceramente lo spirito di orazione” attraverso
vari mezzi, come possono essere “la revisione di vita, le celebrazioni
liturgiche della Parola di Dio, le veglie penitenziali, i ritiri, le lezioni e
le mutue comunicazioni di esperienze pastorali” (NA 31, cf. ib. 32) e gli
esercizi spirituali (Cf. ib. 33).
Nelle nostre
visite abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i nostri fratelli carmelitani
non sacerdoti. Per disgrazia, il loro numero si è ridotto negli ultimi anni;
più grave ci sembra però che il loro ruolo e la necessità della loro presenza
fra noi non sia compresa. Come dicono le nostre Costituzioni: “Il nostro Ordine
è formato di religiosi chierici e non chierici, i quali tendono allo stesso
fine, vivono la stessa consacrazione per mezzo della professione dei voti
solenni, partecipano variamente dello stesso carisma” (C 127).
Già dieci
anni fa, il R. P. Camilo Maccise, morto quest’anno, indirizzava una lettera a
tutto l’Ordine nella quale trattava in profondità la realtà dei fratelli laici
nell’Ordine, con il titolo: Verso una
nuova identità. La vocazione e la missione del fratello laico nell’Ordine. Sarebbe
interessante una riflessione nelle conferenze dei Provinciali su questo tema,
prendendo base la lettera citata.
In essa, il
P. Camilo ci ricorda che, come affermava il Concilio Vaticano II e confermava
il Beato Giovanni Paolo II, la vita religiosa laicale è, in se stessa, uno stato completo di professione dei
consigli evangelici. Lo stesso Giovanni Paolo II affermò: “non si può
pensare alla vita religiosa nella Chiesa senza la presenza di questa vocazione
laicale, anche oggi aperta a tanti cristiani che possono consacrarsi in essa nella
sequela di Cristo e al servizio dell’umanità… è
necessario che i religiosi laici prendano coscienza del fatto di essere
responsabili, insieme ai propri fratelli sacerdoti, di tutto ciò che può
favorire la vitalità del proprio Istituto… Vorrei ricordare a tutti i religiosi - laici e sacerdoti – la complementarietà dei
rispettivi cammini in seno alla stessa vita religiosa. Al religioso sacerdote,
impegnato in molteplici attività pastorali, il fratello laico ricorda che la
vita religiosa ha una dimensione comunitaria che non si può dimenticare. Al
fratello, dedicato a umili servizi o a compiti di servizio secolare, il
sacerdote ricorda la dimensione apostolica di quanto sta compiendo” (Verso una nuova…, 11-12).
In
definitiva, non siamo frati per dedicarci all’apostolato o per gestire un
incarico. Sembra come se dicessimo a noi stessi che se non avessimo un ufficio
non avremmo un’identità; e questo non è vero. Quando il lavoro apostolico
visibile si impone sugli altri aspetti della vita fraterna, che ha un enorme
valore apostolico, sebbene nascosto, e trascuriamo le relazioni personali e
l’orazione, specialmente quella mentale, ci assale la tentazione che solo chi
fa, è. Eppure, questo è falso: solo
chi è in relazione con Dio e con gli
altri, è realmente.
Le nostre
visite ci hanno portato a riflettere in particolare su altri due punti: da una parte,
vorremmo chiamare ad una riflessione le Circoscrizioni che vedono molto ridotti
i loro membri e non hanno una fondata speranza di crescere nei prossimi anni.
Non sarebbe buono che sollecitassero una nuova qualificazione, passando da
Province a Semiprovince o a Commissariati, oppure che pensassero alla
possibilità di unirsi con altre Province esistenti per creare realtà più
consistenti? D’altra parte, abbiamo constatato durante le visite – e anche
attraverso altri mezzi – che molte Province dimenticano quanto affermato dalle
Costituzioni nel numero 97, e accettano – o abbandonano – parrocchie senza la
prescritta autorizzazione del Definitorio. Vi
preghiamo di prestare attenzione a questo punto.
Le nostre
sorelle Carmelitane Scalze hanno ricevuto un decreto della CIVCSVA, con data
del settembre 2012, “con il desiderio di recuperare la figura e la funzione
dell’Assistente religioso, per il bene delle proprie Federazioni e Associazioni
di Monasteri di Monache”. A questo riguardo, il P. Saverio ha informato il
Definitorio di avere tenuto un primo incontro con il Prefetto della
Congregazione, S.E.R. il Card. João
Braz de Aviz, al quale ha presentato alcune domande sulla forma e sul contenuto
del decreto. Speriamo che questo dialogo appena iniziato ci permetta
di chiarire i dubbi che il decreto ha suscitato; del frutto dello stesso
informeremo le Presidenti e i loro Consigli.
Circa i
nostri fratelli dell’OCDS, abbiamo discusso, nella nostra riunione, sulla
necessità di introdurre qualche cambio nelle loro Costituzioni. Sostanzialmente
sono due i punti che vorremmo sviluppare: da una parte, una maggiore
riflessione sul tema della comunità; dall’altra, sottolineare la figura di san
Giuseppe, come elemento costitutivo della vocazione secolare. Nei prossimi mesi
andremo raccogliendo dalle diverse fraternità opinioni al riguardo, con il fine
di poter realizzare le opportune modifiche alle Costituzioni.
Riguardo
alla situazione economica del Centro dell’Ordine, osserviamo con preoccupazione
come la crisi cominci a riguardarci con sempre maggiore impatto. Naturalmente,
se guardiamo attorno a noi tanti fratelli e sorelle che soffrono i suoi
effetti, particolarmente tutti quelli che non hanno lavoro, non possiamo
lamentarci. Eppure è chiaro che l’aumento delle tasse – che ricade fortemente
sopra gli immobili affittati, che costituiscono la principale fonte di ingressi
per la Casa Generalizia – la diminuzione delle elemosine ricevute e
l’innalzamento generalizzato del costo della vita ci sta riguardando sempre
più. Nonostante ciò, cerchiamo di sforzarci per continuare ad investire nella
formazione, nell’aiuto alle Province e ai monasteri in necessità, nell’appoggio
economico per la preparazione del Vº Centenario teresiano e nell’estinzione del
debito del CITeS.
Qualunque
vostro aiuto sarà sempre benvenuto. Confidiamo nella Provvidenza divina e anche
nel contributo dei nostri fratelli e sorelle, per via ordinaria e
straordinaria. In questo senso è importante che le Province ricordino la
necessità di pagare le loro quote alla Casa Generalizia per tempo. Inoltre
invitiamo le Province che dispongono di maggiori fondi a riflettere sul loro
contributo a questa “cassa comune” che è l’economia generale. Non chiediamo
denaro per noi, ma chiediamo aiuto per potere, poi, aiutare altri.
A proposito
di questo tema, vogliamo avvisarvi che, per una recente legge della Unione Europea,
tutti gli assegni diretti alla Casa Generalizia dovranno avere come
beneficiario la CASA GENERALIZIA DEI P. CARMELITANI SCALZI. Quelli che saranno
diretti a singole persone fisiche, per esempio al P. Generale, non potranno
essere più riscossi. Vi preghiamo di porre attenzione a questo dettaglio
all’ora di realizzare le vostre donazioni con assegni.
Con
riferimento ai centri dipendenti dalla Casa generalizia, abbiamo discusso sulla
situazione della Facoltà del Teresianum, revisionando quanto fatto finora dalla
commissione interna che era stata creata, fra l’altro, per la revisione degli
statuti e dei piani di studio. Nelle prossime settimane, in dialogo con il
Preside e il Consiglio della Facoltà, continueremo valutando i passi compiuti
finora.
Vogliamo
inoltre da qui ringraziare e valorizzare quanto si fa presso il Centro
Internazionale Teresiano Sanjuanista di Avila (CITeS): un enorme lavoro di
diffusione della nostra spiritualità che, in questi anni che precedono il
Centenario, ha come evento centrale il Congresso annuale su ciascuna delle
opere di Santa Teresa (già se ne sono celebrati tre); congresso accessibile
grazie anche alla diffusione via internet e ai DVD con le registrazioni di
tutte le conferenze. Inoltre, il lavoro della comunità del CITeS e dei laici
che la sostengono, sta contribuendo non poco a pagare il debito contratto per la
costruzione del Centro stesso.
Come sapete,
la comunicazione è per noi di vitale importanza. Per questo abbiamo trattato
anche della promozione dal Centro dell’Ordine delle iniziative necessarie per
favorire un reale interscambio di notizie fra tutti noi. Il responsabile per la
comunicazione dell’Ordine, P. David Jiménez, ha dovuto assumere l’incarico di
Superiore della comunità de “La Santa” ad Avila e, per questo, il suo
Provinciale ci ha pregato di liberarlo dall’incarico che svolgeva finora.
Abbiamo deciso di contattare un laico, giornalista professionista e membro
della nostra famiglia teresiana, che già ci aiutava nel compito
dell’informazione relativa alla celebrazione del Vº Centenario della nascita di
Santa Teresa: il Sign. Juan Manuel Borrego Alonso, che da adesso si incaricherà
di questa delicata missione. Ringraziamo di cuore il P. David per il lavoro
svolto fino ad oggi in favore dell’Ordine e chiediamo al Signore che accompagni
e illumini il Sign. Borrego nello svolgimento del suo incarico.
Ci apre un
bell’orizzonte di speranza la realtà delle nuove presenze missionarie del
Carmelo teresiano, la cui realizzazione si avvicina sempre più: Cina,
responsabilità della Provincia di Corea; Zambia, che la Provincia di Manjummel ha
accettato generosamente; e Angola, che già i Provinciali del Brasile-Sud e del
Portogallo hanno potuto visitare, con il fine di impiantare lì una missione che
coinvolgerebbe anche altre Province spagnole e latinoamericane.
In questi
giorni abbiamo avuto anche il tempo di dialogare sul cammino di preparazione
del Centenario di Santa Teresa, che prosegue con tante iniziative. Sono già
molto avanti le convenzioni con delle Fondazioni in Spagna, disposte a
finanziare il restauro della Cappella natale di Santa Teresa nella chiesa de
“La Santa” ad Avila. Altri progetti da realizzarsi in Spagna godranno di
importanti benefici fiscali che, come nel caso citato, faciliteranno l’arrivo
di ulteriori fonti di finanziamento. A partire dal mese di gennaio si offrirà
una nuova versione – speriamo che sia più utile per tutti – della pagina web
dell’Ordine per il Centenario.
La
Commissione Pastorale sta preparando già l’incontro teresiano internazionale
che si terrà a Rio de Janeiro, in occasione della Giornata Mondiale della
Gioventù del 2013. Allo stesso tempo, si stanno ponendo le basi per l’incontro
internazionale dei giovani del Carmelo teresiano che si terrà ad Avila durante
il 2015.
Inoltre, si
sono inviate 2.000 biografie della Santa in Africa, in francese ed in inglese,
e si è sostenuto economicamente la realizzazione del Congresso Missionario
tenutosi nell’estate scorsa a São Roque (Brasile), e di quello tenuto a Nairobi
sull’Africa. Queste ed altre iniziative, delle quali vi andremo aggiornando, si
realizzano in gran parte grazie alle vostre offerte, per le quali ringraziamo
sinceramente, con la speranza che possiate continuare ad aiutarci
economicamente.
Il P.
Augustine Mulloor ci ha informato del Corso per gli animatori delle Comunità Carmelitane
celebrato ad Atma Darshan (India) dal 21 settembre all’8 dicembre del 2012, che
ha avuto un grande esito. Hanno potuto partecipare ad esso religiosi
dall’India, Nigeria e Tanzania, che hanno ricevuto un corso completo, del quale
evidenziamo i seguenti temi: la visione della comunità e dell’autorità in Gesù,
la visione teresiana della comunità e l’animazione comunitaria secondo la
dottrina di San Giovanni della Croce, ed inoltre l’uso dei mezzi per
l’animazione e i ricorsi psicologici per promuoverla. Il prossimo corso, sempre
per i religiosi di lingua inglese, si celebrerà tra il 15 settembre ed il 18
ottobre 2013 e la tematica affrontata sarà la direzione spirituale. Consigliamo
vivamente ai Superiori maggiori di mettersi in contatto con il P. Johnson, Segretario
della formazione presso la Casa Generalizia (ocdform@gmail.com), per poter
ricevere le informazioni necessarie e per l’iscrizione di qualche religioso a
questo corso, poiché è di grande interesse e la formazione che si riceve di
grande utilità.
Il giorno 17
dicembre ci siamo riuniti con i nostri fratelli del Consiglio Generale O. Carm.
È stata una riunione familiare e distesa, nella quale abbiamo potuto
analizzare, grazie alla presenza di fr. Fausto Spinelli, ocd, nuovo economo
della Delegazione di Israele, il progetto di restaurazione che entrambi gli
Ordini vogliamo avviare del Wadi Es Siah, culla del Carmelo. Abbiamo
riscontrato la necessità di sviluppare una strategia che ci permetta di
raccogliere fondi per proteggere questo patrimonio spirituale e storico, così
come per continuare i contatti con le distinte sedi amministrative, per
ottenere i permessi necessari.
Inoltre,
siamo stati informati sull’incontro ALACAR celebrato questo anno a São Paulo (Brasile)
fra il 22 e il 27 ottobre 2012, nel quale si è riflettuto sulla vita comunitaria
nel Carmelo, dono e segno di gioia e di speranza.
Abbiamo dialogato
e progettato alcune iniziative per celebrare i prossimi centenari che
riguardano i due Ordini: nel 2014 celebreremo il Centenario della Beatificazione
di Santa Teresa e della morte di P. Gerolamo Gracián e il VII anniversario
della morte di Sant’Alberto di Gerusalemme; nel 2015 il Centenario della nascita
della Santa e nel 2016 il 450° anniversario della nascita di Santa Maria
Maddalena de’ Pazzi. Tutte date tanto evocative, che ci invitano a riflettere
sul presente e ci proiettano verso un futuro di fedeltà alla parola e alla vita
di tanti esimi testimoni.
In questo
incontro abbiamo trattato anche del contenuto e delle questioni logistiche del
prossimo raduno che si terrà ad Aylesford (Regno Unito) nel maggio del prossimo
anno.
Rinnovando i
nostri auguri di un felice Natale e di un santo e prospero anno 2013, vi
facciamo giungere il nostro fraterno e sentito abbraccio. I vostri fratelli: