Leggimi la mano Chirologia

martedì 13 aprile 2021

Psicochirologo Pallocca Enrico


 

Forza epigenetica, Dio, anima e amore. Nei primi trenta giorni il bambino concepito non mantiene alcun tipo di rapporto con la madre, essendo la forza epigenetica che lo accontenta interamente di una forza potente, sapientissima, amorevole, che tutto lo crea, lo rispetta e continuamente attende la risposta viva della creatura. La forza epigenetica dà origine già dal momento della concezione alle prime cellule somatiche e germinali. Nelle cellule somatiche si trova il DNA del padre e della madre, da cui derivano i simili; invece nelle cellule germinali la forza epigenetica fa sì che dopo pochi giorni non rimanga più nulla né del padre né della madre, ma solo tre forze: a) Totipotenti (Dio) b) Immortali (anima) c) Sessuali (amore). Dio, anima e sesso in amore sono le forze primarie e costitutive della persona, che non dipendono da nessun DNA di qualcun altro. Queste forze passano attraverso le cellule nervose incoscienti. Quando sono integrali forma nervi, corpo e mente sani, mentre la loro forma nervosa, corpo e mente malati. Tutte le energie personali emanano e vengono continuamente sostenute da questa forza epigenetica, che si impossessa dell'uomo, ma viene oltre l'uomo. Questa energia, che crea ex novo ogni essere umano, è completamente superiore a tutte le energie dell'universo: è l'energia saggia e onnipotente di Dio, che Dio concede personalmente a ogni persona. Durante i primi 30 giorni di vita intrauterina, il bambino vive, si sviluppa, abbozza tutti i suoi organi e inizia a crescere in modo sorprendentemente “indipendente ′′ dalla madre. Anche nei primi 6 giorni inizia a svilupparsi anche se libero, completamente separato dalla madre. Il sesto giorno avviene l'impianto sulla parete dell'utero, ma per un mese, quando ancora non ha instaurato un legame di sangue con la madre, si nutrirà principalmente di ciò che lui stesso produce (nel sacco vitellino) e lo sostiene solo la forza epigenetica. Questa forza crea letteralmente, in alcuni momenti, le prime cellule sessuali, le prime cellule del sangue, le prime cellule nervose, ecc. La prima circolazione sanguigna del bambino si crea attorno al sacco vitellino, poi diventa intraembrionale, ma continua a non avere alcun rapporto con la madre. Il rapporto con la madre inizia ad instaurarsi a partire dal trentesimo giorno, quando possiamo dire che il bambino è già formato. In questo momento è quando si rinforza il cordone ombelicale e si iniziano ad aprire i canali di scambio con le pelose della placenta. Questo tipo di circolazione, chiamata “circolazione placentare ", è il primo stretto rapporto tra il bambino e la madre, che si fa preponderante a partire dal secondo mese. Nel terzo mese questa relazione è già completamente instaurata. Padre Angelo Benolli O.M.V La vita non si inganna ed Italia Solidale

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