Profilo Psicochirologico sul Cantico dei Cantici
I due innamorati tra Linee e Monti della Mano
Questa immagine, che raffigura due amanti avvolti da fiori e animali simbolici, è la perfetta traduzione pittorica del Cantico dei Cantici, un poema che, come una mano aperta, rivela tra le sue linee e monti il mistero dell’amore umano e divino. In questa lettura psicochirologica, la mano diventa specchio del desiderio, del distacco, della tenerezza e della ricerca che il Cantico evoca.
I DUE AMANTI
Lui – È il “cucciolo di cervo”, agile, protettivo, ma anche ombra fuggevole che appare e scompare.
Lei – È la “colomba”, nascosta nella roccia, fragile e luminosa, ma desiderosa di essere vista e riconosciuta.
I loro corpi, come nel Cantico, si cercano, si perdono e si ritrovano. E così fanno le linee della mano, mai lineari ma pulsanti come un sentiero vivo.
Linea del Cuore
Nei due amanti del Cantico, la Linea del Cuore è ampia, profonda, ma non sempre continua.
Nei momenti di unione è chiara, vibrante, incurvata verso l’indice (amore idealizzato), ma si frammenta durante la distanza, segnando i passaggi di crisi, il desiderio non colmato, la ferita dell’assenza.
Nella donna, la linea si biforca: una parte cerca l’amore come abbandono totale, l’altra lo trattiene come sigillo sul cuore.
Linea della Vita
Non è semplice vitalità, ma pelle che sente, luogo del contatto e del profumo.
Nel Cantico la pelle è via dell’amore, ed è proprio qui che si scrive il desiderio.
Una Linea della Vita ben marcata nei due amanti indica un’energia intensa e sensuale, una presenza reciproca che dà pienezza. Ma nei momenti di lontananza, la linea si assottiglia, mostrando il senso di smarrimento.
Linea della Testa
Qui si intrecciano l’intuizione dell’eros e la poesia della mente.
Nei due innamorati, la linea della testa non è fredda o troppo logica, ma flessibile, curvilinea, segno di una mente immersa nel sentimento e nel simbolo.
Nel momento in cui l’amato fugge, la linea si biforca anche qui: si apre il pensiero del lutto, della mancanza.
La Linea del Destino
In entrambi, è viva ma intermittente.
È la linea della vocazione amorosa, non di carriera. Quando si cercano, la linea risale diritta verso Saturno. Ma nel momento della separazione, si interrompe, segno di un’identità che si perde se non è riconosciuta dall’altro.
I Monti della Mano
- Monte di Venere (alla base del pollice): è esuberante, ampio, simbolo della passione che nel Cantico si fa fuoco. Qui si annida il “sacchetto di mirra” che l’amata porta tra i seni: simbolo dell’intimità viva e del profumo dell’altro.
- Monte di Giove (alla base dell’indice): elevato nella donna, indica il desiderio di riconoscimento, di essere “sigillo sul tuo cuore e sul tuo braccio”. È il monte della dignità spirituale e dell’orgoglio d’amore.
- Monte di Saturno (alla base del medio): prominente nell’uomo, ma non eccessivo, è la fermezza interiore e il senso del tempo. Quando la donna lo cerca e non lo trova, questo monte si fa più spigoloso, segnando la separazione.
- Monte del Sole (alla base dell’anulare): presente in entrambi, è il monte della bellezza e del piacere. Quando “pascolano tra i gigli”, i seni vengono paragonati a cerbiatti: è il sole che brilla nell’eros.
- Monte di Mercurio (alla base del mignolo): elevato, ma non dominante. È la comunicazione sottile, lo scambio di sguardi e parole, il gioco dell’amore che si rivela ma si nasconde.
I Fiori e gli Animali
I gigli attorno a loro non sono solo decorativi, ma emanazioni del Monte di Venere, segni della fecondità e della delicatezza.
I due cuccioli (capretti o cervi) che appaiono tra il petto della donna simboleggiano i suoi seni, descritti nel Cantico come “gemelli di gazzella”: nutrimento e tenerezza, erotismo e dolcezza insieme.
Conclusione Psicochirologica
Nel Cantico dei Cantici, come nella mano, l’amore è tensione, mancanza, ricongiungimento.
Non si tratta di una fusione definitiva, ma di un desiderio eterno che pulsa tra le linee e i monti della mano, tra i gesti del corpo e le parole dello spirito.
I due amanti del quadro, avvolti da una natura mistica, sono lo specchio vivente della mano che ama, che cerca l’altro come la propria origine, e come il proprio destino.

Nessun commento:
Posta un commento
Enrico Pallocca Coaching Cognitivo Terapia del Campo Mentale TFT enricopallocca@gmail.com Tel: 3337422760 Bed&Breakfast Mina Castel Rigone Passignano sul Trasimeno Via dell'Ospedale 1