Leggimi la mano Chirologia

sabato 14 giugno 2025

Profilo Psicochirologico di Giacobbe Un uomo che ha camminato zoppicando verso Dio e ha trovato in suo fratello il volto del cielo


  Profilo Psicochirologico di Giacobbe

Un uomo che ha camminato zoppicando verso Dio e ha trovato in suo fratello il volto del cielo

Nome, gesto e imprinting intrauterino

Giacobbe nasce tenendo il tallone di Esaù: è il gemello “secondo”, ma il suo primo gesto è un tentativo di precedere, afferrare, superare. La mano neonatale di Giacobbe, che stringe il tallone, rivela un imprinting prenatale di competizione, insidia, desiderio di supremazia. In chirologia, il tallone è simbolicamente associato al “punto d’appoggio della volontà”: afferrarlo è un gesto archetipico di chi vuole modificare il destino.

Linea del Destino: in Giacobbe si forma sin dal grembo come linea spezzata, instabile, alla ricerca di una direzione autonoma.

 

Il tratto chirologico dominante: il pollice del supplente

La psicochirologia di Giacobbe evidenzia un pollice flessibile ma forte, capace di adattarsi (flessione emotiva), ma anche di imporsi (volontà rigida). È il pollice di chi soppianta, ma anche di chi costruisce nuove vie. La sua falange distale è quella dell’ingegno tattico, la prossimale del giudizio incerto, manipolato dalla madre Rebecca.

Il pollice di Giacobbe è il dito del “supplente”: ruba la benedizione, ma sarà costretto a diventarne degno.


Monti e linee: una mano doppia, una psiche divisa

  • Monte di Mercurio prominente: capacità strategica, eloquenza, astuzia.
  • Monte di Luna accentuato: tendenza alla solitudine e alla riflessione profonda.
  • Linea della Testa biforcuta: prima orientata verso il materialismo (la frode, il guadagno), poi curvata verso la spiritualità dopo il sogno della scala.
  • Linea del Cuore debole all’inizio ma potente in età matura: Giacobbe impara a sentire, a riconoscere l’altro.


Lotta col Sé: la mano che diventa ferita

Il momento della lotta con l’angelo (Gen 32) rappresenta il passaggio dalla mano dell’astuto alla mano del benedetto. La ferita all’anca (zona simbolica del Monte Marte positivo) indica la fine della forza esteriore e l’inizio del cammino interiore.

Da quel momento Giacobbe zoppica: non cammina più con la forza delle gambe, ma con la guida della mano interiore, spirituale.


Trasformazione: dalla mano che inganna alla mano che restituisce

Giacobbe incontra Esaù e afferma: «Ho visto il tuo volto come si vede il volto di Dio». In questa frase è contenuta tutta la psicochirologia del cambiamento: la mano che un tempo ha ingannato, ora restituisce, accarezza, riconosce.

Il gesto del dono a Esaù è un atto di retroversione della benedizione, un simbolico raddrizzamento della linea karmica.

 

Significato simbolico: Giacobbe come “mano ferita che benedice”

Il cambiamento del nome in Israele segna una rinascita chirologica. Israele è la “mano che ha lottato con Dio”, che porta su di sé i segni del passato, ma che li ha integrati. In questo senso, la mano di Giacobbe-Israele è la mano del trasformatore, capace di evolvere dal bisogno di prevalere alla capacità di benedire.

Come ogni linea della mano, anche la vita di Giacobbe evolve con il tempo. La mano che ha frodato diventa la mano che guida il popolo.


Conclusione psicochirologica

La mano di Giacobbe è la mano dell’uomo in cammino, segnata dalla ferita dell’astuzia ma redenta dalla luce del contatto con Dio. In ogni individuo che cerca di cambiare, che affronta il proprio doppio, che trasforma il suo nome e il suo destino, c’è un Giacobbe.

 


Nessun commento:

Posta un commento

Enrico Pallocca Coaching Cognitivo Terapia del Campo Mentale TFT enricopallocca@gmail.com Tel: 3337422760 Bed&Breakfast Mina Castel Rigone Passignano sul Trasimeno Via dell'Ospedale 1