giovedì 28 novembre 2024

Leggimi la mano Psiche




 “La mano come specchio della moralità e del divino”

Attraverso questi disegni, ho voluto rappresentare il legame profondo tra le mani e i dieci comandamenti, intrecciando simbolismo, spiritualità e chirologia in un’unica mappa interpretativa. Ogni parte della mano viene collegata a una specifica area del corpo e, al tempo stesso, a un principio morale universale, offrendo un approccio olistico e integrato alla lettura della mano.

Nelle mie analisi, considero la mano non solo uno strumento fisico, ma anche un simbolo vivo del nostro cammino spirituale. Per esempio, il pollice è associato al primo comandamento, “Amerai il Signore tuo Dio”, mentre altre aree, come la guancia, il mento e la nuca, sono in relazione con comandamenti che richiamano i doveri verso gli altri e verso noi stessi.

Ho suddiviso la mano in zone ben definite, ognuna delle quali riflette un aspetto del nostro essere: spirituale, morale e relazionale. Le dita e i palmi diventano così una vera e propria “mappa vivente”, capace di guidarci verso una comprensione più profonda di noi stessi e della nostra interazione con il mondo.

Questa interpretazione si radica in un’antica tradizione simbolica, ma è arricchita dalla mia esperienza personale e dal mio studio della psicochirologia. Guardare la mano significa, per me, guardare la nostra storia, le nostre inclinazioni e il nostro destino. Ogni segno, ogni linea, ogni area della mano è una porta d’accesso verso il nostro io più profondo.

Con questo metodo desidero aiutare le persone a riscoprire se stesse, a ricollegarsi ai principi universali e a ritrovare il senso del sacro nella loro vita quotidiana. La mano diventa così un ponte tra il corpo e lo spirito, tra il visibile e l’invisibile.

 


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