mercoledì 28 maggio 2025

■ LETTURA PSICOCHIROLOGICA DELLA MANO DI SWAMI VIVEKANANDA Interpretata dal Dott. Enrico Pallocca, Psicochirologo


  LETTURA PSICOCHIROLOGICA DELLA MANO DI SWAMI VIVEKANANDA

Interpretata dal Dott. Enrico Pallocca, Psicochirologo

 

Premessa spirituale                                                                                                                                                            La mano di Swami Vivekananda è un manoscritto vivo in cui la forza dello Spirito si è tracciata con segni profondi. È la mano di un uomo che ha saputo incarnare la spiritualità vedantica nel corpo, nella mente e nella missione. Già da piccolo, Vivekananda intuiva il proprio destino e si esercitava nella lettura della mano: la sua stessa impronta porta i segni di chi era “perfetto sin dalla nascita”, come narrato nella sua biografia.

 

1. La Linea del Destino (Saturno)

Nella mano di Vivekananda, la Linea del Destino si presenta come un tronco centrale robusto, che si biforca verso il Monte di Apollo e si unisce alla Linea della Vita. Questa fusione indica che il suo destino non fu imposto da forze esterne, ma accolto pienamente, fuso con la volontà dell’anima e l’esperienza terrena. Egli non ha “subìto” il destino, ma lo ha “fatto proprio”.                                                       Simbolo: Colonna Celeste – rappresenta la salita dello Spirito lungo la vertebra interiore, lo “Zed” egizio, colonna della stabilità, segno del Mahasamadhi.

 

2. Linea della Vita

La Linea della Vita appare forte, profonda, e si accompagna a ramificazioni luminose. Vivekananda visse una vita breve (morì a 39 anni), ma intensamente “riempita”. L’unione tra Linea del Destino e Linea della Vita racconta di un’esistenza in cui il dovere karmico e la vocazione spirituale coincidono: egli non si è mai allontanato dal suo sentiero.                                                                                Simbolo: L’Albero delle radici celesti – è la linea in cui l’individuo riconosce le sue radici celesti e terrene insieme.

 

3. Linea della Testa

Molto estesa, si sviluppa verso il Monte di Mercurio e verso il Monte di Apollo, segnando una mente straordinariamente analitica, dotata di intuizione scientifica e intelligenza simbolica. La chiarezza e la direzione della linea mostrano la capacità di discernimento (viveka) che egli ha incarnato fino a portarlo alla beatitudine (ananda).                                                                   Simbolo: Fiume della discriminazione divina – la mente che distingue l’Assoluto dal relativo.

 

 

4. Linea del Cuore

Anche la Linea del Cuore si presenta ampia, diretta e profonda, segno di una sensibilità superiore. Vivekananda ha saputo coniugare la forza interiore alla compassione. La linea sale verso il dito di Giove (indice), espressione di amore spirituale e di idealismo religioso.                                                                      Simbolo: Fiamma dell’Amore universale – che arde senza consumare, guida del devoto e del leader spirituale.

 

5. Monte del Sole (Apollo)

Marcatissimo. È il segno di chi ha portato un messaggio al mondo. Vivekananda fu un oratore carismatico, un ponte tra Oriente e Occidente, tra il misticismo indiano e la sete di significato occidentale. Il Sole nella sua mano brilla non per vanità, ma per illuminare.

 Simbolo: Il Faro del Dharma – splende per indicare la via a chi cerca.

 

6. Dita e falangi

  • Le dita sono ben proporzionate e ben distanziate: segno di autonomia, forza morale e capacità decisionale.
  • Il dito medio (Saturno) è prominente, indice di senso del dovere, missione e riflessione.
  • L’indice (Giove) è lungo e diritto, simbolo di una guida saggia, dell’autorità spirituale, della visione universale.
  • Il pollice è forte, con falangi ben delineate: dominio del volere, autodisciplina e “presa” sul destino.

7. Impronta generale

  • L’impronta è ampia, “ventosa”, espansa verso tutti i monti, quasi a indicare un’anima che abbraccia il mondo.
  • La presenza della linea di Giove molto marcata e ramificata come un albero è segno di spiritualità in azione, un ideale che si manifesta nel concreto.
  • La fusione della linea della Vita e del Destino nei suoi ultimi tratti indica un’anima che ha conosciuto lo scopo della sua incarnazione.

 

 

Conclusione

 

🖐 Swami Vivekananda ha scritto il suo destino nel palmo della mano come un testo sacro. Le sue linee non parlano di eventi, ma di stati dell’essere. Sono armoniche, integrate, eppure cariche di tensione spirituale. In lui, il karma si è trasmutato in dharma, la mano è divenuta strumento della Volontà Divina. La sua è la mano del Saggio Guerriero, del Rishi incarnato, la cui forza e purezza brillano ancora oggi come monito e guida.


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