Circolazione della mano, Prova di Allen e limiti di età nelle linee
In questi appunti integro la lettura chirologica con le conoscenze mediche sulla circolazione della mano, sul test di Allen e sui segni palmari collegati alla durata della vita e ad alcune patologie specifiche.
Arteria mediana e memoria fetale nella mano
Arteria mediana: vaso sanguigno principale che fornisce sangue all’avambraccio e alla mano del feto; scompare circa otto settimane dopo il parto e al suo posto si formano altre due arterie: la radiale e l’ulnare.
N.B. La mano destra è il lato destro del cervello che scrive tutto il passato della madre e il vissuto di tutto il periodo della gestazione. Nella mia Psicochirologia considero la mano destra come il “diario fetale” che conserva l’impronta emotiva e biologica della madre.
Prova di Allen
Il test di Allen (o prova di Allen) è un test clinico utilizzato in medicina per valutare l’afflusso di sangue alla mano e alle dita, in particolare la pervietà delle arterie radiale e ulnare.
Viene eseguito per esplorare l’arteria ulnare prima di un prelievo ematico arterioso per emogasanalisi o prima di una incannulazione arteriosa, che di norma avviene sull’arteria radiale. Il test valuta la capacità dell’arteria ulnare di garantire un adeguato flusso di sangue alla mano in caso di occlusione della radiale.
Limiti dell’età raggiunta e segni relativi alla mano
La durata della vita viene dedotta dalla struttura delle linee: lunghezza, regolarità, profondità e numero. La linea più importante, per la durata della vita, è la linea della Vita, che non manca mai in una mano adulta, mentre le altre principali possono mancare.
Una persona con linee sottili ha in genere maggiori probabilità di lunga durata rispetto a chi presenta linee molto profonde; queste, a loro volta, sono più favorevoli delle linee troppo superficiali, e così via. A parità di struttura, vivrà più a lungo chi possiede un numero maggiore di linee.
Anche in assenza di segni evidenti di morte prematura, poche linee possono far sospettare una vita più breve. Per la suddivisione della linea della Vita in rapporto agli anni, Desbarolles – sulla base delle antiche tradizioni – propone di fissare il compasso al centro del monte di Giove (base dell’indice) e tracciare un semicerchio fino alla linea della Vita, partendo dal monte di Apollo (Sole, base dell’anulare).
L’incrocio del semicerchio con la linea della Vita corrisponde al 10° anno di età. Gli spazi successivi rappresentano le decadi: il primo tratto è più ampio (0–10 anni, periodo di fatalità), dal 10° al 60° anno gli spazi sono simili perché simili sono le forze vitali, dopo i 60 anni gli intervalli si restringono, segnalando la regressione delle energie.
Il De Bello propone una determinazione ancora più precisa dell’epoca degli avvenimenti, illustrata da una figura tecnica che dettaglia ulteriormente i rapporti fra linee e anni di vita.
Segni chirologici dell’appendicite
I segni tradizionalmente associati all’appendicite sono essenzialmente tre:
- piano di Marte accidentato;
- isole sul monte di Marte;
- isole sulla linea di Mercurio.
Spesso si osserva una mano prevalentemente Lunare, con predominio della parte inferiore dell’eminenza ipotenare, monte della Luna sfavorevole, disarmonia tra il monte della Luna e quello di Mercurio, grandi isole sul monte di Marte e cattivi segni sul monte della Luna subito dopo l’ultimo tratto della linea della Testa.
Segni chirologici della broncopolmonite
Nella broncopolmonite i segni caratteristici sono: mano quasi sempre Lunare, monte della Luna sfavorevole, cattivi segni sul monte di Venere nella parte più vicina al pollice (zona del monte di Giunone). Spesso compaiono gravi segni sul monte e sul piano di Marte, con monti di Mercurio e di Giove sfavorevoli.
Segni chirologici dell’emorragia cerebrale
Per l’emorragia cerebrale si riscontra di frequente una mano prevalentemente gioviana, con monte di Giove eccessivo, linee larghe, profonde e rossastre.
La linea del Cuore appare spesso “a catena” e biforcata, riunita alla linea della Testa e, talvolta, anche alla linea della Vita. Sul monte di Saturno possono comparire tratti verticali, mentre una stella a molti raggi si forma sulla parte centrale della linea della Testa, in analogia con cattivi segni sul monte di Giove e sulla falangetta dell’anulare.
Un caso riportato descrive una donna casalinga, morta a 52 anni per emorragia cerebrale: le linee della Vita e di Mercurio presentavano una cattiva parallela, indizio di difficoltà nel superare i 50 anni. Sulla linea della Testa era evidente una croce caratteristica dell’emorragia, alla quale partecipava perfino una linea di traversia.
Relazione anatomo-fisiologica tra le linee e la salute
La linea del Fegato o della Salute corrisponde alla piega longitudinale (sulcus longitudinalis) descritta da Jean Léo Testut: in una persona sana è netta e regolare, perché muscoli, circolazione e innervazione sono in equilibrio.
Analogamente, la linea del Cuore risente dei vizi cardiaci: alcuni di essi producono dita “a bacchetta di tamburo”, acrocianosi, sensazione di freddo alle mani e alterazione del tono muscolare, con modificazioni visibili anche nel tracciato della linea.
Ploder e Beimpold, medici austriaci, hanno individuato alcune aree della mano – le cosiddette zone di Ploder – dove si osservano alterazioni epiteliali nei portatori di cancro. L’asportazione chirurgica o la guarigione radiologica del tumore farebbero regredire tali alterazioni.
Secondo la loro interpretazione, il disordine strutturale delle cellule è dovuto, nei portatori di tumore maligno, all’asfissia degli elementi nervosi presenti anche nella pelle, provocata da prodotti anomali del ricambio fermentativo (eccesso di acido lattico) associati al tumore stesso.
Un caso descritto riguarda una donna di 73 anni con lesioni pruriginose e dolorose sul palmo: un aspetto increspato “a trippa”, noto come acanthosis palmaris, un tipo di cheratoderma palmare spesso associato a malignità interna.
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