Cercati in me, cercami in te: il grande messaggio di S. Teresa d’Avila
Dio ti cerca e tu cerchi Dio. Se sei sincero con te stesso, non puoi non ammettere questa verità. È certo che Dio ti sta cercando. Da sempre. Non ha smesso mai di farlo, perché ti ama e vuole il tuo bene, forse più di quanto non lo voglia tu stesso...
Purtroppo non è sempre certo, invece, che tu cerchi Dio, almeno consapevolmente. Magari in maniera inconsapevole lo cerchi, perché sai di non poter fare ameno di Lui per conoscere la verità del tuo essere. Cerca allora di portare questa ricerca a livello di consapevolezza, poniti con disponibilità in cammino, consenti a Dio di trovarti, aprendo a Lui il tuo cuore e la tua mente, rendendoti disponibile a farti amare da Lui.
Purtroppo non è sempre certo, invece, che tu cerchi Dio, almeno consapevolmente. Magari in maniera inconsapevole lo cerchi, perché sai di non poter fare ameno di Lui per conoscere la verità del tuo essere. Cerca allora di portare questa ricerca a livello di consapevolezza, poniti con disponibilità in cammino, consenti a Dio di trovarti, aprendo a Lui il tuo cuore e la tua mente, rendendoti disponibile a farti amare da Lui.
S. Teresa d’Avila si sentiva dire da Dio: «Cercami in te». La grande Riformatrice dell’Ordine Carmelitano aveva misticamente intuito che dentro noi stessi possiamo trovare Dio. Ella guardava se stessa nella certezza di trovarvi la presenza viva del Signore. Si realizzava in lei quella parola di Gesù che dice: «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23). Per questo dobbiamo cercare Dio dentro di noi: per il semplice fatto che Egli, con il suo Santo Spirito, già abita presso di noi, ha preso domicilio nel nostro essere.
S. Agostino si poneva sulla stessa scia, quando confessava: «Io ti cercavo fuori di me e Tu eri già dentro di me». Il Santo vescovo di Ippona capiva che Dio è più intimo a noi di noi stessi, perchè ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi. Di conseguenza non possiamo capire pienamente noi stessi se non ci cerchiamo nel cuore stesso di Dio.
In questa luce possiamo comprendere anche la seconda parte dell’intuizione mistica di Santa Teresa di Avila. La Santa si sente dire da Dio, non solo «Cercami in te», ma anche «Cercati in me». Il Signore le suggerisce che nei momenti di smarrimento ella può ritrovare se stessa in Lui. Noi siamo sempre presenti nel Cuore del Signore, perché dall’eternità Egli ci conosce e ci ama. Al profeta Geremia Dio dice: «Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo, prima che tu venissi alla luce ti avevo consacrato» (Ger 1,5). Non solo, quindi, possiamo trovare Dio in noi, ma siamo in grado di trovare anche noi in Lui.
Questo è possibile perché noi e Lui ci apparteniamo reciprocamente nell’amore. Il protagonista e l’autore incessante di questa reciproca appartenenza è il Padre, il vincolo e il dinamismo di questa comunione è lo Spirito Santo, il volto eterno di quest’amore tra noi e Dio è Gesù!
S. Agostino si poneva sulla stessa scia, quando confessava: «Io ti cercavo fuori di me e Tu eri già dentro di me». Il Santo vescovo di Ippona capiva che Dio è più intimo a noi di noi stessi, perchè ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi. Di conseguenza non possiamo capire pienamente noi stessi se non ci cerchiamo nel cuore stesso di Dio.
In questa luce possiamo comprendere anche la seconda parte dell’intuizione mistica di Santa Teresa di Avila. La Santa si sente dire da Dio, non solo «Cercami in te», ma anche «Cercati in me». Il Signore le suggerisce che nei momenti di smarrimento ella può ritrovare se stessa in Lui. Noi siamo sempre presenti nel Cuore del Signore, perché dall’eternità Egli ci conosce e ci ama. Al profeta Geremia Dio dice: «Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo, prima che tu venissi alla luce ti avevo consacrato» (Ger 1,5). Non solo, quindi, possiamo trovare Dio in noi, ma siamo in grado di trovare anche noi in Lui.
Questo è possibile perché noi e Lui ci apparteniamo reciprocamente nell’amore. Il protagonista e l’autore incessante di questa reciproca appartenenza è il Padre, il vincolo e il dinamismo di questa comunione è lo Spirito Santo, il volto eterno di quest’amore tra noi e Dio è Gesù!
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