mercoledì 22 agosto 2012

unioni omosessuali Il cardinale O'Brien sospende il dialogo diretto con il Governo scozzese sulle unioni omosessuali Un silenzio eloquente

  Il cardinale O'Brien sospende il dialogo diretto con il Governo scozzese sulle unioni omosessuali
Un silenzio eloquente

Edimburgo, 21. Un gesto simbolico, ma eloquente ed efficace. Il cardinale Keith O'Brien, arcivescovo di Edimburgo e presidente della Conferenza episcopale scozzese ha sospeso la comunicazione diretta con il Governo scozzese in segno di protesta per il supporto che questo sta offrendo per l'introduzione nel Paese di norme che legalizzano le unioni dello stesso sesso. Il cardinale ha rifiutato un invito a discutere la questione, lasciando eventuali colloqui ai funzionari.
Il Governo scozzese ha deciso di cambiare la legge in vigore nonostante l'opinione pubblica sembri considerare la riforma non necessaria. Nonostante ciò, come detto, l'Esecutivo si è impegnato, quest'anno, a portare avanti un progetto di legge sul tema e ha indicato che le prime cerimonie con persone dello stesso sesso potrebbero avvenire all'inizio del 2015.
Il cardinale O'Brien, in merito alla proposta di legalizzazione del "matrimonio" omosessuale in Inghilterra e Galles, torna dunque ad alzare la sua voce in difesa della società civile. Non è la sua una posizione cattolica ma semplicemente civile. Il porporato si erige a baluardo della ragione e del buon senso.
Questo mese il Governo scozzese avvia una consultazione sulle unioni tra persone dello stesso sesso, chiedendo all'opinione pubblica se il "matrimonio omosessuale" debba essere introdotto in Inghilterra e Galles. "Spero - ha auspicato il cardinale - che saranno in molti a rispondere e a riflettere sulla possibilità di firmare la petizione

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