invitarvi, semplicemente, alla lettura di questo
Signore ha deposto nei nostri cuori in terra d’Albania. Il nostro “GRAZIE” più sentito e cordiale va
alle monache carmelitane di Nenshat, al Vescovo
della Diocesi di Sape, Mons. Lucjan Avgustini, a
don Antonio, ad Emilian, alle francescane di Duschaj, a tutte le consacrate di varie congregazioni
religiose, ai nostri giovani e religiosi che si sono
avvicendati e si avvicenderanno nell’esperienza
missionaria. Ma il grazie che sigilla tutta la nostra gratitudine va al popolo albanese: innanzitutto ai Martiri che pochi anni fa hanno bagnato
questa terra col loro sangue, in nome di Cristo
Signore; poi le famiglie, gli anziani, i giovani, i
bambini, i poveri, gli ammalati che abbiamo conosciuto: i più semplici hanno lasciato in noi un
fermento di vita, un lievito; il segno più bello che
il Regno dei Cieli esiste ed è qui in mezzo a noi.
Mentre vi scrivo, mi giunge la triste notizia che
Flora è volata in cielo dopo una dolorosa agonia...
Nelle pagine che seguono troverete ovunque il ricordo dell’incontro con questa giovane, ammalata di leucemia, e con la sua famiglia. Flora è per
tutti noi un seme di vita che ogni giorno abbiamo
imparato ad affidare, insieme a tutti quelli che
soffrono, nella terra sacra delle mani del Padre
buono...Non abbiamo dubbi che seme buono e
terra buona non tarderanno a dare i frutti sperati. Durante la malattia Flora ci ha regalato tanti
sorrisi come quello nella foto, per piccole cose, e
tanta gratitudine e amore per l’amicizia. Tra le
lacrime la ricordiamo e continuiamo a scrivere e
ricevere i suoi squilli e messaggini: ju dua shum
shum shum!!!
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