ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANISCALZI – territorio della PROVINCIA ROMANA
Giornata di spiritualità in
preparazione alla S. Pasqua – Roma, domenica 10 marzo 2013
CONOSCERE, IMITARE, SEGUIRE GESU’,
PER ESSERE IN LUI TRASFORMATI
Di: Maria Teresa Cristofori
Domenica 10 marzo 2013, noi membri delle FRATERNITA’
OCDS del territorio romano, ci siamo ritrovati a Roma, presso i locali annessi
alla Chiesa di S. Teresa di G.B. in Panfilo, benevolmente accolti dal Rev. mo Superiore del Centro Interprovinciale OCD Padre
Gabriele Occhipinti, per vivere comunitariamente una serena giornata di
spiritualità in preparazione alla Santa Pasqua. Il nostro Delegato Provinciale OCDS, Prof.
Padre Arnaldo Pigna, ha introdotto
la sua conferenza ricordandoci che la Quaresima
è un tempo forte che la Chiesa ci
offre, per riscoprire la nostra identità,
le nostre radici cristiane ed i
fondamenti della nostra fede, allo
scopo di poterci disporre più consapevolmente a celebrare il Santo Mistero
Pasquale. Questo significativo periodo
liturgico, è un tempo favorevole per
la nostra anima, poiché ci richiama ad una seria conversione, da vivere non come
un momento isolato della nostra esistenza, ma come un atteggiamento permanente
del nostro spirito. Una vera conversione richiede un cambiamento di rotta e soprattutto, un cambiamento di vita che ci porti a riscoprire chi siamo: per grazia, per dono di Dio, siamo dei salvati.
Il dono di grazia che abbiamo
ricevuto nel Battesimo, ha messo in noi
la vita divina, che ci
consente di entrare in rapporto con il Padre, con il Verbo suo
divin Figlio e con lo Spirito Santo, attraverso il quale Dio si fa
presente in noi. Come ci ricorda l’Apostolo Paolo, siamo divenuti “Tempio dello Spirito Santo” (1Cor 6, 9),
dobbiamo, perciò, fare più spazio a Dio, per divenire veramente luogo della sua
presenza. Essendo, con il Battesimo, entrati a far parte della famiglia di Dio, dobbiamo avvertire
l’esigenza di conformarci a Gesù, di trasformarci in Lui fino a poter dire: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Gal 2, 20). S. Paolo, che sulla terra non aveva
conosciuto Gesù , con queste sue parole ci rivela, però, quale grado d’intimità
egli avesse potuto stabilire con Lui, dopo aver conosciuto e sperimentato il
suo amore. Il grande Apostolo, perciò, rappresenta per noi un luminoso esempio
da seguire, per rafforzarci nell’uomo interiore e credere che Cristo abita veramente
nei nostri cuori: sta a noi ricercare la conoscenza del suo Volto per
comprendere quanto grande sia “l’ampiezza,
la lunghezza, l’altezza e la profondità”(Ef 3, 18) dell’Amore che Egli nutre per noi.
Riconoscenti per aver ricevuto un così grande dono di grazia, spinti dalla passione per far trionfare il Regno di Dio nelle anime, dobbiamo proporci
di amare, senza fare eccezioni, riserve o discriminazioni di sorta tutti i
fratelli, fino a consumarsi e a dare per essi la nostra stessa vita, come ha
fatto Gesù, evitando sempre di contristarli con i nostri comportamenti, spesso
privi di tatto e di sensibilità. Il digiuno, la preghiera e le opere di
carità, che il tempo di Quaresima ci richiede, vanno vissuti, non solo a
livello semplicemente materiale, ma soprattutto in una dimensione spirituale
più profonda, rivolta ad incontrare e donare all’altro un sorriso, una parola buona, ascolto,
affettuosi gesti di solidarietà, di condivisione e di amicizia. Per
crescere nella conoscenza, nell’imitazione e nella comunione con Cristo, dobbiamo ascoltarlo
come ci ha suggerito la voce del Padre nel Battesimo di Gesù al Giordano e
nella Trasfigurazione sul monte Tabor e
quindi seguirlo mentre si incammina verso il Calvario portando la croce, che diviene per noi la più sicura chiave di tutto, per conformarci a Lui nella Morte e nella Risurrezione.
Possiamo ascoltare e quindi conoscere Gesù attraverso
la Parola di Dio, da leggere e meditare con
attenzione, poiché, come ci ricorda la costituzione conciliare Dei Verbum (25), citando questo
pensiero di S. Girolamo, “L’ignoranza delle
Scritture è ignoranza di Cristo”. La preghiera personale e liturgica,
l’assidua partecipazione all’Eucaristia e le nostre opere buone, potranno
aiutarci a cogliere la volontà di Dio, il quale, secondo quanto afferma S.
Agostino, ci ha creati senza di noi, ma non può salvarci senza di
noi. Mettiamoci a disposizione del Signore come fecero a Cana i servi, che ubbidendo al suo
ordine, riempirono le giare di acqua: sarà Gesù, poi, a trasformare quell’acqua
in vino. Così farà anche con noi se, con umiltà, ci presenteremo a Lui dopo
esserci liberati da ogni forma di orgoglio e da tutte le cose inutili preparando
il vuoto nelle nostre anime, Egli saprà come riempirle con il Vino della sua Grazia.
ASSEMBLEA E DIALOGO
Nel Corso dell’assemblea, durante i numerosi
interventi, sono emerse richieste di chiarificazioni, si sono posti quesiti e sono
state espresse interessanti considerazioni che hanno contribuito ad evidenziare
tre punti fondamentali: a) l’importanza del
silenzio, per disporci ad ascoltare interiormente la voce di Dio, b) la
necessità di operare in noi uno spogliamento,
un distacco che possa accostarci
al sentiero del nulla indicatoci da
S. Giovanni della Croce, c) l’esigenza di vivere in atteggiamento di quell’umiltà, tanto raccomandata da S. Teresa di
Gesù, che la considerava regina di tutte
le virtù. Si è poi aperta la discussione sui due
punti indicati nel programma della giornata e cioè: 1°) sulle risonanze prodotte nella vita di
Fraternità nei confronti di quanto emerso al Corso di formazione OCDS, tenutosi
a Montecompatri dal 5 al 7 ottobre 2012; 2°) sulle proposte di modifica delle
nostre Costituzioni, da attuare secondo le indicazioni contenute nella
circolare inviata dal Delegato Generale P. Alzinir Debastiani. Sono stati
ascoltati alcuni pareri, ma ben presto si è compreso che per parlare di temi
così importanti, occorre poter disporre
di tempi più lunghi e si è pensato, perciò, alla possibilità di organizzare in futuro un’apposita giornata su
tali argomenti.
L’odierna giornata di spiritualità si è rivelata
altamente positiva, poiché è stato bello incontrarci in spirito di fraterna
amicizia tra i vari membri provenienti da tutte le Fraternità del territorio
Romano. Ci ha fatto bene pregare insieme le Lodi, partecipare comunitariamente
alla S. Messa , uniti nell’accostarci alla mensa della Parola di Dio e della S
Eucaristia. Nel pomeriggio la pia pratica della Via
Crucis, l’Adorazione Eucaristica e la Celebrazione dei Vespri nella
raccolta chiesa dedicata a S. Teresa di G. B., hanno completato l’incontro di
questa domenica, in cui tutti abbiamo sperimentato la bellezza della preghiera
e la gioia di avvertire più intensamente la presenza e la vicinanza amorosa di
Dio. Il reciproco scambio di auguri pasquali tra la Comunità di S. Panfilo, il
Delegato P. Arnaldo Pigna, il Consigliere Religioso P. Ennio Laudazi con i
membri presenti dell’Ordine Secolare, ha rinsaldato tra noi lo spirito di Famiglia Carmelitana, tutti
insieme uniti nella condivisione del medesimo carisma, a lode, onore e gloria
della SS. Trinità, della B. V. Maria e dei Santi del nostro Ordine.
Caprarola, 21/03/2013
Maria Teresa Cristofori (Pres idente Provinciale Romana
OCDS)
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