lunedì 25 marzo 2013

Maria Teresa Cristofori CONOSCERE, IMITARE, SEGUIRE GESU’, PER ESSERE IN LUI TRASFORMATI




ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANISCALZI – territorio della PROVINCIA ROMANA

Giornata di spiritualità in preparazione alla S. Pasqua – Roma, domenica 10 marzo 2013

CONOSCERE, IMITARE, SEGUIRE GESU’, PER ESSERE IN LUI TRASFORMATI

Di: Maria Teresa Cristofori

Domenica 10 marzo 2013, noi membri delle FRATERNITA’ OCDS del territorio romano, ci siamo ritrovati a Roma, presso i locali annessi alla Chiesa di S. Teresa di G.B. in Panfilo, benevolmente accolti dal Rev. mo  Superiore del Centro Interprovinciale OCD Padre Gabriele Occhipinti, per vivere comunitariamente una serena giornata di spiritualità in preparazione alla Santa Pasqua.        Il nostro Delegato Provinciale OCDS, Prof. Padre Arnaldo Pigna, ha introdotto la sua conferenza ricordandoci che la Quaresima è un tempo forte che la Chiesa ci offre, per riscoprire la nostra identità, le nostre radici cristiane ed i fondamenti della nostra fede, allo scopo di poterci disporre più consapevolmente a celebrare il Santo Mistero Pasquale.  Questo significativo periodo liturgico, è un tempo favorevole per la nostra anima, poiché ci richiama ad una seria conversione, da vivere non come un momento isolato della nostra esistenza, ma come un atteggiamento permanente del nostro spirito. Una vera conversione richiede un cambiamento di rotta e soprattutto, un cambiamento di vita che ci porti a riscoprire chi siamo: per grazia, per dono di Dio, siamo dei salvati. Il dono di grazia che abbiamo ricevuto nel Battesimo, ha messo in noi  la vita divina, che ci consente di entrare in rapporto con il Padre, con il Verbo suo divin Figlio e con lo Spirito Santo, attraverso il quale Dio si fa presente in noi. Come ci ricorda l’Apostolo Paolo, siamo divenuti “Tempio dello Spirito Santo” (1Cor 6, 9), dobbiamo, perciò, fare più spazio a Dio, per divenire veramente luogo della sua presenza. Essendo, con il Battesimo, entrati a far parte della famiglia di Dio, dobbiamo avvertire l’esigenza di conformarci a Gesù, di trasformarci in Lui fino a poter dire: “Non sono più io che  vivo, ma è Cristo che vive in me” (Gal  2, 20). S. Paolo, che sulla terra non aveva conosciuto Gesù , con queste sue parole ci rivela, però, quale grado d’intimità egli avesse potuto stabilire con Lui, dopo aver conosciuto e sperimentato il suo amore. Il grande Apostolo, perciò, rappresenta per noi un luminoso esempio da seguire, per rafforzarci nell’uomo interiore e credere che Cristo abita veramente nei nostri cuori: sta a noi ricercare la conoscenza del suo Volto per comprendere quanto grande sia “l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità”(Ef 3, 18) dell’Amore che Egli nutre per noi. Riconoscenti per aver ricevuto un così grande dono di grazia,  spinti dalla passione per far trionfare il Regno di Dio nelle anime, dobbiamo proporci di amare, senza fare eccezioni, riserve o discriminazioni di sorta tutti i fratelli, fino a consumarsi e a dare per essi la nostra stessa vita, come ha fatto Gesù, evitando sempre di contristarli con i nostri comportamenti, spesso privi di tatto e di sensibilità.   Il digiuno, la preghiera e le opere di carità, che il tempo di Quaresima ci richiede, vanno vissuti, non solo a livello semplicemente materiale, ma soprattutto in una dimensione spirituale più profonda, rivolta ad incontrare e donare all’altro  un sorriso, una parola buona, ascolto, affettuosi gesti di solidarietà, di condivisione e di amicizia.    Per crescere nella conoscenza, nell’imitazione e nella comunione con Cristo, dobbiamo ascoltarlo come ci ha suggerito la voce del Padre nel Battesimo di Gesù al Giordano e nella Trasfigurazione sul monte Tabor  e quindi seguirlo mentre si incammina verso il Calvario portando la croce, che  diviene per noi la più sicura  chiave di tutto,  per conformarci a Lui nella Morte e nella Risurrezione.

Possiamo ascoltare e quindi conoscere Gesù attraverso la Parola di Dio, da leggere e meditare  con attenzione, poiché, come ci ricorda la costituzione conciliare Dei Verbum (25), citando questo pensiero di S. Girolamo, “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. La preghiera personale e liturgica, l’assidua partecipazione all’Eucaristia e le nostre opere buone, potranno aiutarci a cogliere la volontà di Dio, il quale, secondo quanto afferma S. Agostino, ci ha creati  senza di noi, ma non può salvarci senza di noi. Mettiamoci a disposizione del Signore come fecero a Cana i servi, che ubbidendo al suo ordine, riempirono le giare di acqua: sarà Gesù, poi, a trasformare quell’acqua in vino. Così farà anche con noi se, con umiltà, ci presenteremo a Lui dopo esserci liberati da ogni forma di orgoglio e da tutte le cose inutili preparando il vuoto nelle nostre anime, Egli saprà come riempirle con il Vino della sua Grazia.

ASSEMBLEA E DIALOGO

Nel Corso dell’assemblea, durante i numerosi interventi, sono emerse richieste di chiarificazioni, si sono posti quesiti e sono state espresse interessanti considerazioni che hanno contribuito ad evidenziare tre punti fondamentali: a) l’importanza del silenzio, per disporci ad ascoltare interiormente la voce di Dio, b) la necessità di operare in noi uno spogliamento, un distacco che possa accostarci al sentiero del nulla indicatoci da S. Giovanni della Croce, c) l’esigenza di vivere in atteggiamento di quell’umiltà, tanto raccomandata da S. Teresa di Gesù, che la considerava regina di tutte le virtù.             Si è poi aperta la discussione sui due punti indicati nel programma della giornata e cioè:  1°) sulle risonanze prodotte nella vita di Fraternità nei confronti di quanto emerso al Corso di formazione OCDS, tenutosi a Montecompatri dal 5 al 7 ottobre 2012; 2°) sulle proposte di modifica delle nostre Costituzioni, da attuare secondo le indicazioni contenute nella circolare inviata dal Delegato Generale P. Alzinir Debastiani. Sono stati ascoltati alcuni pareri, ma ben presto si è compreso che per parlare di temi così  importanti, occorre poter disporre di tempi più lunghi e si è pensato, perciò, alla possibilità di  organizzare in futuro un’apposita giornata su tali argomenti.

L’odierna giornata di spiritualità si è rivelata altamente positiva, poiché è stato bello incontrarci in spirito di fraterna amicizia tra i vari membri provenienti da tutte le Fraternità del territorio Romano. Ci ha fatto bene pregare insieme le Lodi, partecipare comunitariamente alla S. Messa , uniti nell’accostarci alla mensa della Parola di Dio e della S Eucaristia. Nel pomeriggio la pia pratica  della Via Crucis, l’Adorazione Eucaristica e la Celebrazione dei Vespri nella raccolta chiesa dedicata a S. Teresa di G. B., hanno completato l’incontro di questa domenica, in cui tutti abbiamo sperimentato la bellezza della preghiera e la gioia di avvertire più intensamente la presenza e la vicinanza amorosa di Dio. Il reciproco scambio di auguri pasquali tra la Comunità di S. Panfilo, il Delegato P. Arnaldo Pigna, il Consigliere Religioso P. Ennio Laudazi con i membri presenti dell’Ordine Secolare, ha rinsaldato tra noi  lo spirito di Famiglia Carmelitana, tutti insieme uniti nella condivisione del medesimo carisma, a lode, onore e gloria della SS. Trinità, della B. V. Maria e dei Santi del nostro Ordine.

Caprarola, 21/03/2013

                                                            Maria Teresa Cristofori  (Pres idente Provinciale Romana OCDS)

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