martedì 1 febbraio 2022

Dott. Enrico Pallocca Psicochirologo Appunti di chirologia

 

                                        Limiti dell’età raggiunta e segni relativi alla mano                                                                                           La durata della vita viene determinata dalla struttura delle linee, dalla loro lunghezza, regolarità e dal loro numero. La linea più importante, per la durata della vita, è precisamente la linea della vita. Questa non manca mai in una mano d’adulto, mentre le altre principali possono mancare. Una persona che ha li linee sottili vivrà più a lungo che una che le abbia profonde, questa più di una che le abbia superficiali e questa più di una che le abbia larghe. In due mani, di due persone che abbiano la stessa struttura di linee, vivrà di più quella che ne ha un numero maggiore. Tant’è vero che, anche in assenza di segni rivelatori di morte prematura, si può diagnosticarla ugualmente quando si riscontrano poche linee. Per determinare la suddivisione della linea della vita in rapporto agli anni c’è parso che il miglior metodo sia quello riportato dal Desbarolles, in base alle antiche tradizioni chiromantiche. Queste tradizioni ritenevano che la vita dipendesse da Giove e da Apollo (Sole), perciò la suddivisione venne eseguita fermandola punta di un compasso al centro del monte di Giove (base dell’indice) e tracciando con l’altra punta (scrivente) del compasso un semicerchio, dalla parte centrale del monte di Apollo o del Sole (base dell’anulare) alla linea della vita. L’incrocio di questo semicerchio con la linea della vita corrisponde al 10° anno di età…..La figura contribuirà a chiarire il concetto.                   


Come si vede, gli spazi non sono tutti uguali. Il primo è più ampio: nei primi dieci anni l’uomo non è guidato dalla ragione, ma dalla fatalità; da allora, fino ai 60 anni, gli spazi sono uguali, perché pressappoco uguali sono le forze vitali e psichiche dell’individuo. Dal 60° anno di età in poi le forze vitali regrediscono sempre di più, e così regredisce l’ampiezza degli spazii.                                                                                 Il DE Bello fornisce una più completa determinazione riguardante l’epoca degli avvenimenti, chiaramente comprensibile dalla figura che riportiamo.


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