La mano può essere divisa in quattro zone, ognuna con funzioni e caratteristiche specifiche. Osservandole, possiamo comprendere molto sulla nostra personalità, sulle emozioni e persino sulla nostra energia vitale.
1. Zona dell’Eminenza Tenaria
Questa zona comprende il pollice ed è la più importante per la funzionalità della mano. Qui si trova la Linea della Vita, chiamata in Oriente Linea della Terra, perché rappresenta la forza vitale dell’individuo.
L’embriologia dimostra che il pollice è il primo dito a svilupparsi nel feto e che è strettamente collegato allo sviluppo degli organi interni e del cervello. Nella medicina orientale, il pollice è connesso con la parte superiore del corpo, e la sua stimolazione può influenzare organi interni distanti.
Un pollice lungo e largo è spesso segno di attitudine intellettuale superiore e grande energia vitale.
2. Zona della Linea Trasversale Superiore
Questa zona include il mignolo, l’anulare e il medio e ospita la Linea dell’Emotività, chiamata anche Linea del Cuore.
Qui predominano i movimenti inconsci: il mignolo e l’anulare non si muovono quasi mai da soli, ma partecipano in modo delicato e raffinato nei gesti quotidiani, come accarezzare o tenere una tazza di tè.
Da sempre, il mignolo è simbolo di sensibilità e romanticismo: in francese si dice che “la felicità in amore fa prudere il mignolo” e nelle statue buddiste è spesso raffigurato elegantemente arcuato.
Irregolarità congenite di questa zona possono indicare condizioni genetiche: per esempio, i mignoli molto corti sono comuni nella sindrome di Down.
3. Zona della Linea Trasversale Media
Qui troviamo il medio e l’indice, le dita più sviluppate nell’uomo rispetto agli altri primati. Questa zona ospita la Linea dell’Intelletto, fondamentale per la logica e la capacità decisionale.
L’indice e il medio sono fortemente collegati alla volontà e all’autoaffermazione: con l’indice indichiamo un oggetto, ordiniamo, insegniamo. Perfino nelle pitture sacre, Cristo è spesso raffigurato con l’indice e il medio tesi in segno di insegnamento.
Durante l’infanzia, lo sviluppo della mano segue un percorso preciso: il bambino prima tende la mano, poi tocca, poi afferra con tutte le dita, e infine sviluppa la presa a tenaglia tra pollice, indice e medio.
L’uso delle mani stimola direttamente lo sviluppo del cervello: un terzo dell’area motrice della corteccia cerebrale è dedicata alle mani, e l’area che controlla il pollice è la più estesa.
4. Zona dell’Eminenza Ipotenaria o Monte della Luna
Questa è la zona più lontana dalle dita, vicino al polso. In chiromanzia è chiamata Monte della Luna, perché associata all’immaginazione e alla creatività.
Anatomicamente, corrisponde all’eminenza ipotenaria ed è fortemente legata agli ormoni e alla crescita. Nei bambini è poco sviluppata perché le ossa carpali non sono ancora formate, mentre negli adulti diventa più carnosa e ampia.
Le persone pratiche, come atleti e militari, tendono ad avere questa zona più liscia, mentre coloro con una mente creativa, come poeti, musicisti e artisti, hanno spesso una zona ipotenaria più rugosa e ricca di linee.
Nella chiromanzia orientale, questa zona è associata anche alla sessualità e alla sensibilità inconscia.
In conclusione, la nostra mano è un mondo a sé, diviso in zone che raccontano molto della nostra natura. Osservandola con attenzione, possiamo comprendere le nostre caratteristiche più profonde.
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