IL CORPO MISTICO NELLA PSICOCHIROLOGIA
Dott. Enrico Pallocca – Psicochirologo
PREFAZIONE
La mano è la sintesi viva del corpo e dello spirito. Ogni dito, ogni linea, ogni monte riflette l’intreccio profondo tra l’anima e il corpo, tra la biologia e la trascendenza.
Nel presente scritto, intendo accompagnarti in un viaggio psicochirologico dentro il Corpo Mistico, un’esplorazione spirituale che si appoggia sull’anatomia visibile e la trasfigura in simbolo. Ogni tratto anatomico diventa soglia, porta, passaggio.
1. IL PASSAGGIO DELLA PORTA DEGLI DÈI
Nel linguaggio mistico, la nuca e le clavicole rappresentano l’ingresso al mondo superiore.
Le spalle reggono il peso della Croce, ma anche l’ala dell’Aquila che vola nel cielo dello spirito.
La Clavicola, osso piccolo ma decisivo, è la "chiave" che apre la porta della trasmutazione interiore.
2. L’OPERA IN BIANCO
Prima di accedere al fuoco spirituale, è necessario purificarsi nella luce.
Le scapole, come ali chiuse, sono il simbolo dell’anima che si prepara al volo.
Il colore bianco richiama lo stato di disponibilità, la resa, la nudità dello spirito che accetta di essere plasmato.
3. L’AQUILA E LE MANI
Le mani dell’Aquila sono le nostre. Esse raccolgono il soffio del cielo e lo portano sulla terra.
In Psicochirologia, l’indice rappresenta la direzione, il volo, la visione.
Le falangi si fanno scale di Giacobbe, dove l’uomo sale e gli angeli discendono.
4. LE SPALLE, LE CLAVICOLE, IL COLLO
Il collo unisce la testa al cuore. È il ponte tra pensiero e sentimento.
Le sette vertebre cervicali sono i sette gradini della scala interiore.
Ogni vertebra custodisce una porta angelica, una virtù, una vibrazione cosmica.
5. ACCESSO AL TRIANGOLO SUPERIORE: KETER, HOKMAH, BINAH
Il capo dell’uomo è la corona. In esso risiedono i tre sephirot supremi:
- Keter, la Volontà divina;
- Hokmah, la Sapienza;
- Binah, l’Intelligenza madre.
Il passaggio nel collo, stretto e fragile, è la via del discernimento.
Qui vibrano la tiroide e il bulbo rachideo, organi legati alla parola, alla visione, al richiamo spirituale.
6. LE NOVE GERARCHIE ANGELICHE E IL CORPO
Ognuna delle nove gerarchie angeliche trova una risonanza nel nostro corpo.
- I Serafini abitano il cuore;
- i Cherubini la testa;
- i Troni la colonna vertebrale.
E via via gli altri, fino agli Angeli custodi, che si posano sulle nostre mani.
7. CONCLUSIONE – LA MANO COME MISTERO RIVELATO
Tutta la mano è un santuario. Il palmo è un altare, le dita i sacerdoti, le linee i testi sacri.
Leggere la mano in Psicochirologia è come aprire il Libro della Vita:
scoprire nel visibile la traccia dell’invisibile, e nel corpo il riflesso dello spirito.

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