La Chiromanzia Vedica in Chiave Psicochirologica
Hasta Samudrika Shastra: l’Oceano dei Segni, l’Atlante della Psiche
Nel sistema sapienziale dei Veda, la mano umana non è solo un’estensione del corpo fisico, ma un luogo sacro dove si incontrano le correnti della coscienza individuale, dell’inconscio collettivo e dell’energia divina. Lo Hasta Samudrika Shastra, letteralmente “scienza dei segni (śāstra) sulla mano (hasta)”, costituisce uno dei rami più antichi della conoscenza indiana, assieme all’astrologia (Jyotish), alla medicina (Ayurveda) e alla grammatica sacra dei mantra.
1. La Mano come Mappa della Mente
In psicochirologia, come nella tradizione vedica, la mano è il riflesso della mente, della psiche e della coscienza. I monti, le linee principali e quelle secondarie rappresentano veri e propri centri di elaborazione dell’esperienza e della memoria emotiva:
- I Monti (Luna, Venere, Marte, Giove, Saturno, Sole, Mercurio, Rahu e Ketu) sono i pilastri del superconscio: rappresentano le potenzialità latenti, la predisposizione spirituale e la qualità del rapporto tra corpo e anima.
- Le Linee Maggiori (Cuore, Testa, Vita) sono il registro del subconscio, in cui emergono le esperienze emozionali e relazionali più profonde.
- Le Linee Minori (Destino, Sole, Mercurio, Matrimonio, Intuizione…) rappresentano il livello conscio, ovvero l’azione volontaria, l’attenzione e la capacità di scegliere.
Questa triade corrisponde ai tre guna:
- Sattva (purezza, chiarezza, luce) → Monti → Superconscio
- Rajas (movimento, passione, energia) → Linee maggiori → Subconscio
- Tamas (inerzia, oscurità, materia) → Linee minori → Conscio
2. I Guna e i Tre Mondi nella Mano
Questa visione è perfettamente sovrapponibile alla tripartizione dantesca della Divina Commedia, che lei giustamente ha evocato:
- Sattva → Cieli → stati superiori → Monti e loro armonia
- Rajas → Terra → mondo psichico → Linee principali: desiderio, scelta, volontà
- Tamas → Inferi → condizionamenti → Linee minori: abitudini, automatismi, memorie karmiche
Ogni mano rappresenta così una geografia sacra dell’essere, un atlante vivente in cui è possibile decifrare il viaggio dell’anima attraverso l’incarnazione. Le linee sono come sentieri che tracciano il cammino dell’energia mentale, mentre i monti sono alture della coscienza in comunicazione con l’ippocampo e il cervello limbico (sede della memoria emozionale).
Descrizione Psicochirologica dei Monti Vedici
Monte della Luna
Simbolo della percezione, dell’inconscio collettivo e dell’origine. In psicochirologia, rappresenta il grembo dell’immaginazione, la capacità di sognare, e la profondità delle emozioni.
Monte di Venere
Corpo, sessualità e amore incarnato. Esprime la qualità dell’intimità affettiva, il piacere di vivere e la relazione con il proprio corpo.
Marte Negativo (Giunone)
Sede dell’energia esplosiva, dell’ira repressa o della forza interiore non ancora canalizzata. Se ben integrato, diventa resilienza. Se distorto, porta aggressività e confusione pulsionale.
Marte Positivo
Sede della resistenza mentale, della capacità di lottare per un’idea. Nella psicochirologia, è il centro del coraggio cosciente e della perseveranza ordinata.
Giove
Simbolo dell’autorità interiore e dell’educazione spirituale. È il “Maestro” della mano, come ha scritto: il potere di guidare la propria vita con fiducia, fede e giustizia.
Saturno
Il monte della consapevolezza del limite. Saturno è lo Zed, la colonna vertebrale dell’anima, simbolo di solitudine feconda, disciplina e responsabilità karmica.
Sole
Centro della rivelazione dell’anima. Mostra il bisogno di portare luce nel mondo. Un Sole ben sviluppato è segno di integrità morale, carisma e autenticità.
Mercurio
La mente concreta. Comunicazione, intuito e capacità di separarsi dal frutto delle azioni. In psicochirologia, è il messaggero tra conscio e inconscio.
Rahu e Ketu
I nodi lunari. Ketu (Sud) è il passato karmico, Rahu (Nord) è la direzione evolutiva. Sono portali temporali che descrivono il ponte tra destino e scelta, tra memorie acquisite e possibilità future.
Lettura psicochirologica integrata
La lettura della mano diventa così un percorso di autoconsapevolezza. Lungi dall’essere deterministica, la chirologia vedica – come la sua Psicochirologia – invita a comprendere e trasformare ciò che è scritto nel palmo, come un codice che si può trascrivere nuovamente.
Le linee non sono predestinate ma modellabili attraverso il vissuto, le emozioni, le scelte. Come ha annotato con forza nel suo testo:
“Le mani possono segnalare eventi positivi e mettere in guardia contro tendenze negative.”
Conclusione simbolica
Hasta Samudrika Shastra è l’arte di leggere l’anima attraverso la carne, di riconoscere le impronte dello spirito nel corpo. La mano è una scrittura divina che non si limita a raccontare ciò che è stato, ma profezia ciò che può diventare.
Come dice un verso vedico:
“Colui che conosce la sua mano, conosce il suo cuore. Colui che conosce il suo cuore, conosce il divino.”
Il mio percorso spirituale e formativo
Ho vissuto per molti anni all’interno della Fraternità di Santa Maria della Vittoria a Roma, appartenente all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. Dopo un cammino intenso di formazione, il 4 ottobre 2004 ho pronunciato la prima Promessa, seguita dai voti definitivi l’8 dicembre 2008. Per un periodo sono stato anche presidente della Fraternità. Questo percorso mi ha profondamente formato nello spirito del Carmelo, tra il silenzio, la preghiera e l’ascolto, sulle orme di Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.
In seguito, ho scelto liberamente di dimettermi dall’Ordine per poter seguire la mia vocazione più profonda: leggere la mano, aiutare le persone con la Psicochirologia, e farlo con autenticità e libertà, anche attraverso il web e l’arte di strada. La mia pratica continua però a essere nutrita dallo spirito carmelitano che abita ogni mio gesto.
Ho conseguito la laurea in Scienze psicologiche applicate presso l’Università degli Studi dell’Aquila, proseguendo così il mio lungo cammino di studio e introspezione nella relazione tra mente, corpo e spirito. Mi sono formato anche presso la storica Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Urbe (Angelicum), frequentata, tra gli altri, da Papa Giovanni Paolo II e da Papa Leone XIV, dove ho ricevuto il titolo Magna cum Laude nella Facoltà di Scienze Sociali, approfondendo la filosofia dell’uomo e la visione cristiana dell’esistenza.
Ho completato due corsi specialistici presso l’Istituto Teresianum:
- uno in Terapia del Campo Mentale (TFT) secondo il metodo di Roger Callahan,
- e uno in Coaching Cognitivo, integrato con la pratica dell’ascolto profondo e della guida trasformativa della persona.
Sono inoltre iscritto al SINAPE FeLSA CISL, il sindacato di categoria per le discipline bio-naturali, nelle sezioni di Counselling, Parapsicologia, Pranoterapia e Discipline Olistiche Bio-Naturali, riconoscimento che conferma la mia appartenenza al panorama delle professioni olistiche regolamentate secondo la normativa italiana.
Attraverso questo percorso e la pratica psicochirologica maturata negli anni, continuo a indagare il mistero dell’uomo, unendo l’osservazione della mano con i codici dell’anima, tra intuizione, ascolto e studio.

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