lunedì 26 maggio 2025

La linea del Destino Leggimi la mano Psicochirologo


 LA LINEA DEL DESTINO

Come psicochirologo leggo la colonna segreta della vita

Prefazione

Io sono Enrico Pallocca, psicochirologo. Leggo la mano come si legge un racconto inciso dalla vita, una memoria biologica e spirituale insieme. Tra tutte le linee che attraversano il palmo, ce n'e una che mi parla del cammino, della direzione, del compito interiore: e la Linea del Destino.

Non tutti la possiedono, ma tutti ne portano l'impronta nella propria struttura più profonda. In questo libricino, raccolgo i miei studi, le esperienze e le osservazioni per raccontare cosa significa per me leggere la Linea del Destino.

Capitolo I - Il Nome e il Mito

La Linea del Destino e nota con molti nomi: Linea di Saturno, della Carriera, della Direzione. Alcuni la chiamano Linea della Fortuna, ma io preferisco riservare quel termine alla Linea del Sole.

Nella religione egizia e associata allo Zed di Osiride, la spina dorsale del dio dell'Oltretomba, simbolo di stabilita e resurrezione. Per me, e una colonna silenziosa che sostiene il nostro progetto

di vita.

Capitolo II - Dove nasce il Destino

La Linea del Destino ha molte origini possibili, ognuna carica di significato:

-  Dal Monte di Venere: volontà e amore sono la sua radice.

-  Dal Monte della Luna: immaginazione, sogno, viaggio.

-  Dal Piano di Marte: combattività, scontri e superamento.

-  Dalla Linea della Testa o del Cuore: razionalità o affetti influenzano la nostra strada.

Quando inizia dalla parte più bassa del palmo, segnala una giovinezza difficile o un inizio ritardato.

Quando invece non c’è, leggo in quella mancanza una libertà interiore profonda.

Capitolo III - Gli Aspetti della Linea

-  Dritta, netta, profonda: Saturno guida il cammino, ma con prudenza e solitudine.

-  Debole o assente: il destino e nelle mani della volontà.

-  Doppia: due destini, due strade che coesistono.

-  Tortuosa o spezzata: una vita di mutamenti, flessibilità, adattamento.

-  A catena: salute incerta, destino fluttuante.

Capitolo IV - Dove termina la Linea

-  Alla base del dito medio (Saturno): lunga vecchiaia pacifica.

-  Curvata verso l'indice (Giove): successo legato ad ambizione e incontri favorevoli.

-  Finisce al Cuore: gli affetti hanno inciso profondamente sul destino.

-  Tagliata da linee trasversali: una vecchiaia turbolenta.

Capitolo V - I Rami del Merito

Chiamo "rami di merito" quei piccoli segni ascendenti che si staccano dalla Linea del Destino. Sono aspirazioni che hanno inciso nella realtà:

-  Verso Giove: carriera e autorità.

-  Verso Saturno: sapere e struttura.

-  Verso il Sole: arte e fama.

-  Verso Mercurio: scienza, commercio, comunicazione.

-  Verso Marte: sport, lotta, conquista.

-  Verso la Luna: viaggio e visioni.

Conclusione - Il Destino non è scritto, ma inciso

Leggere la Linea del Destino non significa predire, ma comprendere.

Non si tratta di fatalità, ma di riconoscere dove la volontà ha combattuto, dove l'amore ha guidato, dove la vita ha deviato.

La mano è il libro della nostra anima, e la Linea del Destino ne è la colonna portante.

Io la leggo non per fissare un futuro, ma per aiutare a scegliere con maggiore coscienza.               Il mio percorso spirituale e formativo

Ho vissuto per molti anni all’interno della Fraternità di Santa Maria della Vittoria a Roma, appartenente all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. Dopo un cammino intenso di formazione, il 4 ottobre 2004 ho pronunciato la prima Promessa, seguita dai voti definitivi l’8 dicembre 2008. Per un periodo sono stato anche presidente della Fraternità. Questo percorso mi ha profondamente formato nello spirito del Carmelo, tra il silenzio, la preghiera e l’ascolto, sulle orme di Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.

In seguito, ho scelto liberamente di dimettermi dall’Ordine per poter seguire la mia vocazione più profonda: leggere la mano, aiutare le persone con la Psicochirologia, e farlo con autenticità e libertà, anche attraverso il web e l’arte di strada. La mia pratica continua però a essere nutrita dallo spirito carmelitano che abita ogni mio gesto.

Ho conseguito la laurea in Scienze psicologiche applicate presso l’Università degli Studi dell’Aquila, proseguendo così il mio lungo cammino di studio e introspezione nella relazione tra mente, corpo e spirito. Mi sono formato anche presso la storica Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Urbe (Angelicum), frequentata, tra gli altri, da Papa Giovanni Paolo II e da Papa Leone XIV, dove ho ricevuto il titolo Magna cum Laude nella Facoltà di Scienze Sociali, approfondendo la filosofia dell’uomo e la visione cristiana dell’esistenza.

Ho completato due corsi specialistici presso l’Istituto Teresianum:

  • uno in Terapia del Campo Mentale (TFT) secondo il metodo di Roger Callahan,
  • e uno in Coaching Cognitivo, integrato con la pratica dell’ascolto profondo e della guida trasformativa della persona.

Sono inoltre iscritto al SINAPE FeLSA CISL, il sindacato di categoria per le discipline bio-naturali, nelle sezioni di Counselling, Parapsicologia, Pranoterapia e Discipline Olistiche Bio-Naturali, riconoscimento che conferma la mia appartenenza al panorama delle professioni olistiche regolamentate secondo la normativa italiana.

Attraverso questo percorso e la pratica psicochirologica maturata negli anni, continuo a indagare il mistero dell’uomo, unendo l’osservazione della mano con i codici dell’anima, tra intuizione, ascolto e studio.

            


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